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Il problema numero uno della posta elettronica

Problema posta elettronica

Da quando uso internet e la posta elettronica, ovvero dal 1997, esiste un problema gravissimo che non si riesce a debellare: l’invio di indirizzi email ad altri senza ottenere il permesso da parte dei proprietari di quegli stessi indirizzi.

Ripetutamente ricevo messaggi dove nel campo CC o nel campo A vedo lunghi elenchi di indirizzi di persone a me sconosciute. Mi è successo anche due giorni fa, e l’elenco nel campo CC era veramente lunghissimo; ci saranno state almeno un centinaio di indirizzi. Ieri però per la prima volta ho ricevuto un messaggio da parte di uno di quegli utenti nell’elenco:

La presente per farvi notare gli effetti che possono avere imperizia e scarsa conoscenza.
Se inviate messaggi di posta elettronica con indirizzi (dove è un numero imprecisato, ma molto alto) di utenti o presunti tali indicato in chiaro e leggibile da chiunque è un chiaro e lampante esempio di spam, nonché violazione della privacy, faccio inoltre notare che entrambi sono reati da codice penale.
Ora, per rendere più chiare le cose, (visto che ovviamente tutti riceveranno il reply di questa mail) se ognuno facesse un bellissimo “rispondi a tutti” avremmo un fantastico esempio di mail bombing originato dal fatto che non siete in grado di usare il destinatario nascosto o qualunque degli altri mille modi per evitare questo scempio…
Ovviamente vi diffido dall’usare ulteriormente il mio indirizzo e vi invito a cancellarmi immediatamente da ogni vostro archivio.

Condivido pienamente il contenuto del messaggio e invito a tutti i lettori di questo blog di copiare e incollare il testo di questa email e di metterlo nelle bozze del vostro client di posta. Se qualcuno dovesse inviarvi una email con degli indirizzi email non richiesti potrete inviare lo stesso testo a chi vi ha inviato il messaggio.

È ora di porre fine a questa pratica che, come scrive l’autore di questa email, può solo aumentare lo spam nelle caselle di posta elettronica.


7 risposte a “Il problema numero uno della posta elettronica”

  1. Marco Cimmino ha detto:

    Faccio un piccolo commento che dovrebbe far pensare:

    avete mai notato che in Outlook Express 6.0 il campo CCN (quello per inviare la posta in copia nascosta) e’ disabilitato di default? Di fatto se uno non lo conosce nemmeno si pone il problema di abilitarlo giusto?

    Il problema e’ che le impostazioni di default di Windows XP e amici sono la causa di molti problemi e ignoranze, questo e’ solo un piccolo esempio, ma ce ne sono molti altri.

    Le cose secondo me non sono scollegate.

  2. Andrea Cimatti ha detto:

    Marco,
    Hai perfettamente ragione. Nella maggior parte dei casi di abuso del Cc l’utente è inconsapevole, non sa neanche che esiste il campo Ccn e che lo potrebbe usare in alternativa al Cc.
    Ciò che mi stupisce comunque è che questo grave errore sia commesso anche da professionisti nel settore informatico che hanno anni di esperienza lavorativa su internet e che sono a conoscenza del campo Ccn. Il problema non è da imputare esclusivamente a una carenza nel design dell’interfaccia del client di posta.
    Ti invito anche a leggere la pagina di Wikipedia Copia conoscenza nascosta che indica che il campo Ccn può essere utilizzato in alcuni casi per fare dello spam e violare la privacy.

  3. Marco Cimmino ha detto:

    Il fatto che l’errore sia commesso da professionisti è sicuramente più grave, ma spesso a me è capitato da parte di persone che ignoravano del tutto l’esistenza di tale campo e contemporaneamente avevano Outlook Express come client di posta elettronica.

    Non ho detto che il problema è solo in OE, ma che per molti casi è quello, visto che credo sia il client più utilizzato, ovviamente non per scelta.

  4. Iuri Turchi ha detto:

    Nello specifico caso in questione, l’email con la lunga lista di indirizzi nel campo CC è stato frutto di un pessimo errore ma non da parte di un professionista del settore informatico ma da parte di personale amministrativo (la mail riguardava la comunicazione del periodo di chiusura), detto in parole povere la classica segretaria. La formazione sull’utilizzo degli strumenti Internet c’è stata ma evidentemente non è stata sufficientemente efficace. Con questo non voglio giustificare nessuno ma solo spiegare come fatti come questo possano accadere anche all’interno di strutture che operano da anni nel settore informatico, addirittura anche quando all’interno della struttura ci sono professionisti che per lavoro si occupano anche di sicurezza informatica (che ovviamente non si occupano di comunicazioni amministrative).

  5. Andrea Cimatti ha detto:

    Iuri, ti segnalo almeno altri tre casi da quando ho pubblicato questo articolo provenienti da ‘strutture professionali’ diverse che operano su internet con regolarità . Il problema del CC. è troppo diffuso. Spetta a noi formare sui pericoli e spetta a chi produce del software (client di posta) creare strumenti che possano evitare questi fastidiosi problemi.

  6. Andrea Cimatti ha detto:

    E ancora contiunano ad arrivare e-mail di questo genere…

  7. Branco ha detto:

    Post vecchio, problema sempre attuale…
    ma mi chiedo: vista la questione, e visto che spesso capita per disattenzione, possibile che nessuno abbia mai pensato ad un plugin o ad una funzione specifica del client che ti chieda esplicita conferma quando stai mandando più di tot indirizzi in chiaro?
    Mah

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