Internet è in flusso.
Costantemente raddoppia la sua dimensione. Il suo inesorabile avanzare è un po’ come una biscia che cambia pelle ogni volta che cresce.
È la più grande fonte d’informazione aggiornata su qualsiasi materia, specialmente su se stessa, e per lei l’informazione e la conoscenza non sono oggetti statici; sono materie fluide, sempre diverse. Da un secondo all’altro cambia il mondo e internet con esso.
Internet è un contenitore di parole collegate. La sua forma naturale è l’ipertesto. Non a caso le pagine che navighiamo su internet iniziano con http (HyperText Transfer Protocol) e il linguaggio che descrive le pagine web è l’HTML (HyperText Markup Language) ovvero linguaggio per la realizzazione di ipertesti.
Non sarà facile che perda questa sua caratteristica nel futuro; le parole saranno sempre indispensabili a internet e se ne può dedurre che per operare bene su internet, bisogna conoscere bene le parole: le parole del vocabolario, le parole del proprio settore, le parole utilizzate dagli specialisti, le parole di altre lingue, le parole aggregate in frasi, le parole più e meno utilizzate. Le parole su internet sono una fonte incessante di sorpresa e meraviglia. Esistono glossari, dizionari, database di sinonimi e contrari, traduttori automatici in diverse lingue. Esistono anche parole nate da internet – e-mail, blog – o che internet ha fatto sue – spam, web, forum.
Per utilizzare internet al massimo del suo potenziale, è importante sapere usare bene le parole. Le parole su internet sono diverse da quelle parlate o scritte ma hanno alcune somiglianze con entrambi. Se parlo con qualcuno il mio interlocutore, è presente e posso aggiustare il mio linguaggio, modulare il tono della voce, urlare, parlare sottovoce, parlare velocemente o lentamente. Non è così per internet. Non conosco il mio interlocutore e lo schermo del computer è freddo e inespressivo. Se scrivo un libro, ho i limiti della carta che impongono una sequenzialità ben precisa e quando il libro è stampato ogni parola è come se fosse stata scolpita nel marmo, fissa per l’eternità. Non così per internet. Le parole si moltiplicano e si scompongono si intrecciano in combinazioni infinite. Le parole su internet non sono mai scolpite nel marmo.
Prendiamo per esempio i motori di ricerca. Quando digitiamo la nostra ricerca e premiamo cerca riceviamo in risposta pagine sempre diverse tra loro, un infinito numero di possibilità; un incrocio tra la parola scritta e la parola parlata che prende in considerazione sia l’autore sia il lettore.
Quando si parla dell’utilizzo di internet e dei siti di ricerca si usa il termine tag (marcatore) per indicare quelle singole parole chiave che riconducono ad una determinata materia e che possono quindi essere utilizzate su qualsiasi motore di ricerca per trovare informazioni su quella determinata materia. Ad esempio per sapere qualcosa di più sui motori di ricerca e come utilizzarli si possono ricercare informazioni utilizzando i seguenti tag:
english: searching strategies, search techniques, search tools, search tutorial, seo challenge
italiano: esempi ricerca, strategie cercare, motori
Questi e parole chiave possono essere usate nella maniera più fluida:mescolatele fra loro, spezzettate, usate al singolare e al plurale. Sono e rimarranno solo una piccola frazione delle possibili parole che potrete utilizzare per approfondire un determinato argomento.
Sono quindi le parole che possono aiutarci a scoprire e a capire i motori di ricerca.
Ottima riflessione: conoscere e “saper usare” e scomporre le parole è fondamentale sul web! Basti pensare all’enorme successo che stanno avendo di questi tempi tutti i siti appartenenti alla cosiddetta schiera del “web 2.0” che si basa su social networking e folksonomia!