Il sito web è probabilmente il mezzo di comunicazione che può dirti più di ogni altro chi ti trova su internet, come e da chi è stato recepito il tuo messaggio/offerta.
Se hai già attivato un sistema per il conteggio e l’analisi degli accessi al sito web, sai qual è il numero delle visite e, a seconda della profondità di analisi concessa dallo strumento, quanti sono i visitatori unici, da dove vengono, cosa leggono e per quanto tempo… (i dati raccolti possono essere sterminati).
Tutti questi dati, opportunamente scremati, possono indicare l’efficienza della comunicazione fatta tramite il portale web della tua organizzazione. Perché sono necessari tutti questi dati? Non basta sapere il numero totale dei visitatori? Dipende dallo scopo del sito, ma in generale la risposta è no: anche se si trattasse semplicemente di portare visitatori su una singola pagina web contenente un solo articolo o un banner pubblicitario cliccabile, sarebbe opportuno sapere il tempo di permanenza dei visitatori (per capire se leggono l’articolo o meno) o se il banner pubblicitario viene cliccato oppure no.
Un numero elevato di viste è un dato generico che non assicura niente. Il numero di visitatori unici (ovvero le singole persone che hanno acceduto), la durata della visita (qualche minuto oppure pochi secondi?), la profondità della visita (il numero di pagine visitate) e le operazioni intraprese (scaricamento file, compilazione modulo contatti, vista link esterni…) sono dati fondamentali per capire se effettivamente il sito è stato letto e usato per gli scopi prefissati dalla vostra organizzazione, oppure se il visitatore è arrivato sul vostro sito ed è uscito subito, senza interagire minimamente.
Queste visite sono “sbagliate” e “inutili” per il business della vostra organizzazione, invece servono a indirizzare meglio la comunicazione del sito internet e, perché no, anche per riflettere sulla tradizionale comunicazione cartacea.